Così è la versione "popolare".

Il "Venerabile Bede" (c. 673-735, monaco-storiografo del nord dell'Inghilterra), invece, racconta così la battuta nella sua opera "Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum":

Responsum est, quod Angli vocarentur. At ille: "Bene," inquit; "nam et angelicam habent faciem, et tales angelorum in caelis decet esse coherides."

Gli fu risposto che si chiamavano Angli. "Bene," disse lui, "perché hanno la faccia d'angelo, e tali devono essere co-eredi degli angeli nel cielo."

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